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GIANFRANCO CALIENDO
(Firenze, 1956)

Gli esordi
A soli 8 anni, i primi accordi sulla piccola sei corde “Calace” regalata dallo zio Eduardo, con il quale intraprende gli studi tre anni più tardi.
Sebbene affascinato dalla didattica tradizionale, dal 1969 comincia a formare con altri amici i primi gruppi “pop” e “rock”, convertendosi, momentaneamente, alla chitarra elettrica (con notevole dispiacere dello zio). Seguendo le “orme” del fratello Ettore per qualche anno si esibisce, con la propria “band”, nei locali cittadini, mostrando il suo progressivo talento. A 15 anni è già responsabile musicale della manifestazione “CANTAESTATE”, per la quale cura gli arrangiamenti con i suoi amici musicisti ed effettua un “tour” estivo nelle più belle località turistiche della Regione Campania.
Nel ’73 supera l’esame di autore e compositore presso la sede romana della SIAE, che gli consente di tutelare le sue prime canzoni, scritte con entusiasmo e grande attitudine creativa. Poco dopo, l’incontro con Gianni Averardi, che lo coinvolge nel progetto che caratterizzerà tutta la sua carriera artistica: il GIARDINO DEI SEMPLICI.

Il Giardino dei Semplici

Infatti, con GianniAndrea Arcella Luciano Liguori, comincia a lavorare per diversi mesi nel mitico locale “SHAKER CLUB” di via Partenope, nel quale i quattro ragazzi hanno la possibilirà di provare, sperimentare e solidificare le fondamenta del gruppo che dopo pochissimo tempo sarebbe diventato assiduo frequentatore delle HIT PARADE nazionali, scrivendo un’ampia pagina nella storia della musica “pop” italiana. Appena maggiorenne, Gianfranco firma un prestigioso contratto con la CBS – Sugar che , nel 1975, pubblica il loro primo 45 giri: “M’Innamorai”, scritto da Totò Savio e da Giancarlo Bigazzi , produttori del progetto.
Da quel momento per il Giardino dei Semplici , specialisti negli impasti vocali e nelle sonorità mediterranee, si apre un lungo periodo di successi e grandi soddisfazioni.
Oltre 4 milioni di dischi venduti, tournées in Italia e all’estero, concerti sempre “traboccanti” di pubblico, fans clubs, impegni televisivi e.......vasta notorietà.
Arriva anche un disco d’oro per 1 milione di copie vendute dal singolo “Tu ca’ nun chiagne”  , fortunatissima rivisitazione del brano classico.

L’autore

Nel primo long-playing di successo, compaiono già 5 canzoni composte da Gianfranco, alcune in giovanissima età. Ricordiamo, tra le altre: “Piazza Medaglie d’oro” e “Donna di mille anni”.
Anche nell’album successivo, contenente “MIELE”, l’evergreen proposta al Festival di Sanremo 1977, vi sono altre sue canzoni, tra cui “Napoli Napoli”, l’inno calcistico dedicato alla squadra partenopea molto amato tuttora dai tifosi, “Le favole di Andersen”, “Gente del reame” e “In libertà”.
Nel gruppo, Gianfranco è , con Luciano, la voce solista ma anche , grazie al suo spiccato temperamento artistico e alla sua grande passione, l’anima creativa.
La prima grossa affermazione come autore arriva nel ’78 con “Concerto in La minore” che partecipa al Festivalbar di quell’anno e scala le classifiche nazionali e non, diffondendosi anche in territorio francese.
Nel 79, lavora all’ album Bianco e Nero  , per la nuova casa discografica WEA  , componendo tutti i brani inediti presenti. Un dialetto napoletano moderno , attraversato da sonorità anglo-americane fuse con quelle tradizionali. Un modo nuovo di vedere  la propria città in musica che Pino Daniele intraprenderà, con “Nero a metà” , l’anno successivo.
Quel lavoro, e in particolare il brano “SILVYE”, diventa una Hit....addirittura nei paesi scandinavi. L’ importante cantante finlandese Katry Helena fa  della canzone il proprio cavallo di battaglia, dal  titolo “Helsingin helle”. Altri pezzi da ricordare sono : “Tu, tu ,tu” e  l’ emozionante “Pulicenella va”.
Anche altri artisti cominciano ad usufruire della sua fertile “penna”, tra cui le sorelle Daniela e Loretta Goggi.

Gli anni 80

Negli anni 80, Gianfranco riprende intensamente a studiare musica, per allargare i propri orizzonti e per sentirsi più preparato alla difficile professione intrapresa.
Lavora ad altri album, “E Amiamoci” e “Giallo”, prodotti dallo stesso Giardino dei Semplici.
Tra i brani firmati Caliendo annotiamo la stessa “E amiamoci…”, “Poeta”, “Gli angeli della domenica”, “Amico sole amico mare” e “Più in alto del cielo”. Nell’82 collabora attivamente come produttore e autore con Sergio Cirillo (oggi autore di Andrea Bocelli), confezionando un disco per la CGD, dal titolo “E domani dolcemente”.
Nell’ 85, il GdS pubblica “ED è subito Napoli”, raccolta di canzoni classiche riarrangiate. Lo spot pubblicitario per MEDIASET è uno dei primi a “cartone animato” del settore discografico. Nasce la figlia Giada, futuro talento della musica leggera italiana. 
Dal 1986, comincia ad interessarsi al mondo della musica per bambini e ragazzi, e, grazie alla regista e scrittrice Velia Magno, partecipa alla stesura di diverse commedie musicali con bambini protagonisti. In seguito scriverà con passione molte canzoni per i più piccoli, vincendo numerosi concorsi e manifestazioni con la collaborazione della poetessa Dora Vuolo Famiglietti.
L’anno successivo, dietro una sua idea, apre i battenti il Gidiesse studio che, in poco tempo, diventa una “fucina” notevole di talenti e un punto di riferimento per tutti gli addetti al lavoro cittadini.
Dal 1989, complice una “cordite acuta”, Gianfranco comincia a studiare in modo approfondito  tecniche vocali e problemi legati all’uso scorretto della voce, interessandosi allo studio della Logopedìa a varie didattiche innovative d’Oltreoceano, dalle quali trarrà indicazioni per il suo futuro lavoro.
Esce in quell’anno “Zingari”, un’album coraggioso che cerca di contrastare la moda esterofila in voga in Italia. Tra i brani: “Lo sai che il mondo è blu?” e altre sue composizioni da “cantautore”, come “Santamaria” , “Si può provare” e la stessa “Zingari
Nello stesso anno, cura una compilation di canzoni dedicate alla squadra del Napoli, componendo il nuovo inno (Un’altra canzone per Napoli) e un brano dedicato a Maradona (Questo piccolo grande campione), cantato dal compianto Ciro Sebastianelli .
All’inizio degli anni 90, Gianfranco accetta la proposta di Marianna De Martino, direttrice artistica dell’ Accademia LA RIBALTA di Castellammare di Stabia, che lo invita ad istituire un corso di Canto Moderno per bambini nella propria struttura, affiancando quelli, già esistenti, di Recitazione e di Danza.
Il corso ha subito un grande successo. Gli allievi sono soddisfatti ed entusiasti, grazie alle nuove metodologie di insegnamento e alla paziente dedizione del maestro che, in pochi anni estende la possibilità di iscrizione ad allievi di ogni età, con grande riscontro.
Contemporaneamente, cresce l’interesse per la guida artistica dei giovani talenti. Infatti , nel 97, firma la produzione artistica di Vito Marletta, per il Festival di Sanremo di qurll’anno. I brani “I poeti non cambiano”, proposto a Sanremo Giovani e “Innamorarsi è”, presentato a Febbraio all’Ariston hanno un soddisfacente successo popolare e sono lodatissimi dalla critica. Vito aveva già cantato, nell’89, un suo brano alla finale del Festival di Castrocaro : “Niente da fare” .

Gli anni 90

Negli anni 90, il Giardino dei Semplici produce meno registrazioni inedite.
Da annotare ; “8, 48 & 27” (1993) , e “SETTE LUNE(1997).
Anche in queste pubblicazioni, sono presenti brani d’”autore” come la stupenda “Eduardo”, “8, 48 & 27”, “Mani” e “Sette lune”.
Nel 1998 apre i battenti la Scuola di Canto Moderno Caliendo, provvisoriamente nei vani rinnovati ed ampliati dello studio GIDIESSE.
In pochissimo tempo, la scuola diventa un “rifugio” essenziale per tutti i giovani  campani, e una fucina notevole di talenti.
Parallelamente, Gianfranco continua il suo lavoro di produttore artistico collaborando con diversi giovani. Tra di loro, Nello Daniele  ( fratello di Pino), Stefano Artiaco , per il quale produce due album molto diffusi (Il Canto delle stelle e Riflessioni), Luigi Libra (protagonista della trasmissione “Ci Vediamo in TV” di Paolo Limiti), Carmine Migliore , chitarrista rocker molto quotato, ex componente del gruppo “Collage”, Flavio Fierro, figlio del celebre Aurelio, Daniele Perrino , forse il più talentuoso “studente” della famosa scuola TV di Mediaset ( Amici di Maria De Filippi ).
Tra gli altri successi ,come autore, si segnalano “Si’ nun tuorne”, interpretata da Irene Fargo  e, al rinnovato Festival di Napoli, “Battiti nel cuore” (per Sabrina Canzano) e “Succederà” (2000), “Ddoje parole” scritta con Limiti per Luigi Libra, a cui viene assegnato il Premio della Critica,TVB , cantata dallo stesso Giardino dei Semplici e “Parole d’ammore”, nell’interpretazione del gruppo “I Cimarosa” .

Il nuovo millennio

Nel 2001, Gianfranco riapproda al Festival di Sanremo con la figlia Giada che, in coppia con Francesco Boccia , canta “Turuturu” aggiudicandosi il terzo posto della kermesse canora. La canzone , scritta a quattro mani con Francesco, oltre a diventare un “tormentone” radiofonico in Italia, scala le vette più alte delle Hit SudAmericane grazie alle versioni “Tengo un turu turu” (in lingua spagnola) e “Quando voçe passa”, (in lingua portoghese), nella versione di Sandy e Junior  , importanti “big” carioca.
Oltre 1 milione di copie vendute. Con Francesco scrive anche alcuni brani del suo primo album, tra cui “Amo le ragazze”, “L’ultima canzone per te” e “Come se fossi un angelo”.
Nel suo “curriculum”, inoltre, due commedie musicali in vernacolo: “Kacace contro Kacace” e “Caino e Papele”, la direzione artistica di un Festival nazionale per bambini e ragazzi, il “Cantablu” e la cura della parte giornalistica di una pubblicazione in edicola sulla storia della canzone napoletana, “Cantanapoli”,per le edizioni MASAR.
Nel 2005 il gruppo Giardino dei Semplici festeggia 30 anni di attività con un mega-concerto e con la pubblicazione (RAI TRADE) di un cofanetto, in cui, oltre ai brani storici, è contenuto “T’innamorerai” un testo scritto da Gianfranco con la collaborazione di Gigi D’Alessio.
Nel 2006, la cantante spagnola Gisela reinterpreta ancora “Turuturu”, addirittura in due versioni (catalana e castigliana); La canzone, trainer dell ‘album con il titolo “Ni te lo imaginas” , “irrompe” nel mercato spagnolo attraverso un suggestivo videoclip e va subito in classifica. Nel 2011 ancora la canzone viene anche interpretata dall’astro nascente della musica carioca: Maria Gadù

L’accademia e il musical
Nello stesso 2006 Gianfranco corona il suo “sogno” inaugurando l’ACCADEMIA CALIENDO, un’ampia struttura polifunzionale in cui, oltre a poter insegnare Canto Moderno, può anche dedicarsi meglio alle sue produzioni attraverso lo Studio di registrazione Officine della musica.
Nella nuova scuola egli è affiancato da vari docenti che tengono corsi di vari strumenti, tradizionali e moderni. 
Intanto sono svariati i successi e le affermazioni di diversi suoi allievi, in campo televisivo, teatrale e discografico. 
Sempre nel 2006, ottiene grande successo il musical Angeli di Forcella , scritto con Velia Magno e replicato al Teatro Bracco per diverse settimane e l’anno successivo.
Tra i protagonisti del musical, Antonello RondiCaterina De Santis, Rosario Verde, Fabio Brescia , e tanti giovani talenti “pescati” tra i suoi allievi e “capeggiati” dalla figlia Giada Caliendo.

Officine della musica e le nuove produzioni
Nel 2008 fonda una nuova etichetta discografica ( Officine della musica ) e un’annessa agenzia di booking, management e promozione discografica, con ufficio a Napoli e a Milano.
Tra le prime produzioni dell’etichetta, Campi di Mais Peis , una compilation di giovani frequentatori del myspace sul web, e due nuovi singoli, datati 2009, “Non ho mai amato così” del nuovo cantautore Giancarlo Cervelli AMADO MIO interpretato dalla figlia Giada che, dopo 8 anni di assenza ritorna “in pista” sul mercato discografico. Tra il 2010 e il 2011 cura arrangiamenti e produzione di altri dischi: “Pasion” per la figlia Giada, “Io cammino da solo”  di Giancarlo Cervelli, poi, ancora “Christmas end emotions” per gli Angeli Metropolitani, e in primavera, sempre per il talentuoso gruppo gospel. “Fatti Santo” , l’inno dedicato alla beatificazione di Don Giustino Russolillo. Da Febbraio 2012, in seguito a delle incomprensioni con gli altri elementi del Giardino dei Semplici, Gianfranco decide di staccarsi dal gruppo, dopo ben 37 anni di strada insieme. A Maggio dello stesso anno “ricomincia” la sua carriera da solista con lo stesso brano di esordio di quando aveva 18 anni, “M’innamorai” . Infatti pubblica una nuova emozionante versione del brano con un videoclip che ne esalta la bellezza e la rinnovata dolcezza. Intanto riscuote molto successo la canzone “Vittoria”, nata da un testo scritto e interpretato dalla cantautrice Flora Contento , con la quale aveva cominciato a collaborare già in occasione di “Fatti Santo” . Un’altra produzione è quella de “Il Mago”  che vede il ritorno nella discografia di Vito Marletta, una raccolta di brani inediti di grande spessore artistico. Intanto arriva per Gianfranco la prima tourné da solista e le prime grandi soddisfazioni “live”. Il 4 Dicembre, al Palapartenope di Napoli, viene presentato “Memorie di un pazzo” , il suo primo cd da solista , con un concerto che consolida la sua immagine di cantautore, cioè quello che aveva dimostrato di essere già nell’ ambito del gruppo, cantando , scrivendo e suonando la maggior parte della produzione del gruppo.Nel disco oltre ai brani storici, (Miele, Concerto in La minore, M’innamorai, Tu ca’ nun chiagne, etc….) compaiono 2 inediti, il primo, (scritto ancora con Flora) che da’ il nome all’intero album e viene  “girato” per un videoclip, e il secondo una delicata poesia d’amore, “I quanno vego a te” . Intanto, con rinnovato entusiasmo , ricomincia a scrivere per giovani talenti, aiutandoli nei loro percorsi ed apre una succursale della sua Accademia a Gragnano, nelle vicinanze di Castellammare, dove aveva cominciato ad insegnare.  

Nel 2014 esce il singolo “Non si fa” , in cui duetta con il rapper Ciccio Merolla. Nel 2015, i quarant’anni di carriera vengono festeggiati con “QUARANTENA” , con un concerto, sempre al Palapartenope, in compagnia di RADIO AMORE , sempre al Palapartenope e un doppio CD che raccoglie altri successi. A fine anno la pubblicazione di “Cià guagliò” scritto e cantato con la sua inseparabile compagna di lavoro e di vita Flora Contento , oltre alla divulgazione di “Amore azzurro”, dedicato alla squadra del Napoli e cantato con Gianni Donzelli (Audio 2), Tony Cicco (Formula 3) , Antonello Rondi, Monica Sarnelli, e il campione di boxe Patrizio Oliva. In estate 2016 esce Radio hit Estate 2016, con all’interno, tra gli altri “La musica italiana” scritta sempre con Flora e cantata con vari big, solisti dei gruppi anni 70 ( Beans, Homo sapiens, Daniel Sentacruz, Romans, Santo California).